La documentazione per chi vuole andare in Australia

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    Dal sito dell'Ambasciata Australiana in Italia.
    Un ufficio è a Roma l'altro a Milano.

    QUI trovate la documentazione, visti ecc.
    Almeno per curiosità si può dare un'occhiata! :)
     
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  2. daniela.r
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    Parti per l'Australia? Ecco cosa puoi portare e cosa devi lasciare a casa (per non restare bloccato in dogana)

    Il numero degli italiani che raggiungono l'Australia ogni anno, per lavoro, vacanze, studio o per un trasferimento a lungo termine è in continuo aumento. Prima di partire, però, è bene informarsi su cosa mettere in valigia, per non rischiare multe o la confisca degli oggetti proibiti. Complice il programma televisivo "Airport Security", registrato nelle dogane degli aeroporti di Sydney e Melbourne e trasmesso anche in Italia, in molti si chiedono se alla dogana australiana succede veramente quello che viene presentato in tv. Basta un po' di attenzione e qualche indicazione per non essere impreparati quando si dovrà compilare la Incoming Passenger Card, la carta di sbarco, un documento legale che viene consegnato prima dell'atterraggio e che deve essere presentato durante i controlli della dogana.
    Il servizio doganale
    L'Australia ha un servizio doganale molto restrittivo, non solo in fatto di droga, armi, oggetti contundenti, pornografia illegale, merci contraffatte o vendute abusivamente e tutto quello che potrebbe essere legato alla criminalità organizzata ma anche nei confronti di turisti, visitatori e immigranti che potrebbero viaggiare con alimenti, materiali di origine animale o vegetale o attrezzature sportive. Le ragioni delle severe restrizioni sono dovute al fatto che l'Australia ha un ecosistema e una biodiversità unica al mondo e i controlli doganali vogliono impedire che vengano introdotti sul territorio articoli considerati biologicamente pericolosi, per evitare rischi per il settore agricolo e l'habitat australiano.

    Alimenti
    Avete in valigia o nel bagaglio a mano un pacchetto di biscotti? È buona regola essere onesti e dichiararlo. Dichiarare è l'unico modo per non essere penalizzati. Solitamente vi chiederanno di che alimento si tratta e, in base a varie disposizioni, potrebbero decidere di confiscarvelo o di restituirvelo. In caso in cui non vogliate dichiarare il cibo esistono appossiti contenitori della quarantena in cui gettarlo prima di raggiungere i controlli doganali. In caso di dichiarazione di prodotti alimentari considerati pericolosi per la biodiversità potete scegliere di trattarli a vostre spese per renderli sicuri. Qualora il cibo non venisse dichiarato ma venisse scoperto nel corso dei controlli (solitamente i bagagli vengono esaminati ai raggi X, dai cani addestrati e da funzionari del DAFF, Department of Agriculture, Fisheries and Forestry) subentrerà non solo la confisca ma si potrebbe incorrere anche in multe. In casi estremi, si potrebbe rischiare la detenzione e la registrazione sulla fedina penale.
    Il personale dell'Australian Customs and Border Protection Service è molto pignolo e le regole sono molto rigide: alcuni stati vietano anche l'introduzione di frutta e verdura provenienti da stati diversi in Australia.

    Fonte: Sole24ore
     
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  3. jodi95
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    Quest'estate ho conosciuto dei ragazzi che sono andati a Sydney nel 2008 per la GMG. Mi hanno confermato che i controlli sono molto severi. Non sapevo che il motivo fosse la salvaguardia della biodiversità, pensavo avessero paura di malattie estranee.
     
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  4. Stevie767
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    Anche da noi i controlli dovrebbero essere così. .invece entra di tutto!
     
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3 replies since 21/1/2011, 19:29   520 views
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